Si intitola “Nonostante tutte”, arriva in libreria il 15 febbraio.
Racconta la storia di Nina, una donna che in realtà potrebbe chiamarsi con oltre cento nomi differenti.
La sua storia è immaginaria, il suo racconto no: è affidato alle parole di centodiciannove donne realmente esistite.
Donne diverse per età, istruzione, provenienza ed estrazione, tutte accomunate da una necessità: lasciare traccia di sé in una pagina di diario, in una lettera o su un foglio di un quaderno privato sfuggito all’oblio.
È attraverso questi frammenti, scelti tra migliaia e assemblati come tessere di un mosaico, che cinque anni fa la storia di Nina ha iniziato a prendere vita.
Scrivere, per lei e per le centodiciannove donne che le hanno dato voce, ha significato soprattutto questo: portare in salvo se stesse, in una lotta quasi fisica con le parole che non ha ammesso tentativi di revisione calligrafica o di correzione. Ed è a questa urgenza, e alla sua irriducibilità, che è affidata l’autenticità di questo racconto.
“Nonostante tutte” esce per Einaudi martedì, in una nuova collana che si chiama “Unici” e che debutta proprio con questo libro.
Fatemi sapere cosa ne pensate, io spero che la storia di queste donne vi emozioni quanto ha emozionato me.
